MI PRESENTO
Mi chiamo Chiara Santi e sono l’ideatrice di questo sito. Fin da piccola sono stata appassionata della conoscenza in tutte le sue possibili forme; conosco quattro lingue straniere (ma sogno di imparare prima o poi anche il giapponese), ho un diploma da sommelier, ho praticato pallavolo da quando ero bambina e fino alla soglia degli “anta”; amo il cinema, la lettura di quasi ogni branca dello scibile umano e adoro viaggiare per il mondo, anche in solitaria.
Professionalmente nasco come psicologa e, mentre mi specializzo in psicoterapia e apro il mio studio clinico, mi avvicino al mondo della politica professionale. È anche grazie alle esperienze in un’associazione di questo settore (Altra Psicologia), nel Consiglio dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna e nel consiglio di amministrazione del mio ente di previdenza (ENPAP) – oltre che nella mia pratica professionale – che inizio ad interessarmi attivamente ai temi dell’organizzazione, gestione del tempo, imprenditoria e, soprattutto, innovazione.
In equilibrio da circa vent’anni su questi due mondi, quello della mente e quello dell’impresa, decido che è arrivato il momento di unirli in un’unica passione, lo studio e la diffusione di una psicologia dell’innovazione. Per dare vita alla mia vision.
Seguendo questa filosofia e nell’ottica del give-back, da giugno 2022 sono diventata mentor di StartupPack per aiutare le imprese di domani a considerare gli aspetti psicologici nella loro innovazione. Ho poi seguito questa startup nella sua trasformazione, diventando Advisor e Mentor di Pack che si occupa dello sviluppo professionale e personale dei dipendenti aziendali attraverso il mentoring.
I MIEI VALORI
Credo nelle infinite risorse dell’essere umano che può in grande parte plasmare il proprio destino (anche se spesso non lo sa).
Penso che un ambiente di lavoro creativo, rispettoso, organizzato, attento alle esigenze delle persone che vi lavorano possa essere un terreno fertile per esprimere al meglio le proprie potenzialità. E dare un senso anche alla propria vita personale.
Sono convinta che l’apertura mentale e il pensiero laterale siano una base essenziale per vivere meglio la propria vita e arricchire il proprio lavoro, dando la spinta all’innovazione in entrambi i casi.
Ritengo che, alla base di ogni miglioramento e innovazione, ci siano sempre e comunque le persone. E che perseguire il progresso dimenticandosi questo aspetto porterà, prima o poi, all’insuccesso (e a molta infelicità che poteva essere evitata).
Lodiamo l’intelligenza, ammiriamo la tecnologia, cerchiamo una vita e un business di successo.
Ma non dimentichiamoci mai la nostra umanità, il bene più prezioso.
LA MIA MISSIONE
Sono una psicologa e conosco il potere della mente nell’indirizzarci o bloccarci lungo la nostra meta. L’innovazione non fa eccezione, perchè è, di base, una questione di atteggiamento mentale e non solo un insieme di tecnologie e algoritmi. Nasce prima di tutto da un mindset che va appreso.
Per questo, aiuto le persone a scoprire il lato psicologico del’innovazione. Strumenti, strategie, predisposizione al cambiamento, sviluppo della creatività, capacità organizzativa. Tutto ciò che crea una mente innovativa. Nella vita e nel lavoro.
Aprire la mente, vedere nuovi orizzonti e punti di vista è importante nella professione così come nella vita di tutti i giorni.
Tutto ciò che ci blocca, ci fa soffrire, non ci apre nuovi spazi è quasi sempre legato ad un’impostazione rigida della mente, che non ci permette di avere una prospettiva ampia e trovare la nostra giusta direzione.
Ma i limiti sono molto più spesso dentro di noi che fuori. Per questo aiuto le persone a vederli, riconoscerli, superarli. Creando una nuova visione.
LA MIA VISIONE
Voglio portare al centro del tema innovazione il protagonista principale, purtroppo spesso trascurato: l’aspetto psicologico.
Presi da tecnologie futuristiche e tecniche pratiche, si dimentica il fattore umano. Il vero motore di ogni cambiamento (ma anche di ogni opposizione allo stesso, se non considerato).
Ancora troppo poco si parla di ciò che aiuta la mente ad essere creativa, delle persone che devono inventare e utilizzare l’innovazione, di come coinvolgerle di più, ridurre le loro resistenze, rinforzare le loro abilità, aiutarle a cooperare e tanto altro.
Viene molto trascurata, di fatto, una “psicologia dell’innovazione”, la conoscenza dei meccanismi mentali ed emotivi che sospingono l’invenzione e aiutano l’organizzazione a trasformarsi, ad applicare con più efficacia e minore dispersione di energie (e costi) quegli strumenti che spesso vengono identificati – da soli – con l’innovazione stessa.
Ma senza la psicologia e le persone, la tecnica da sola non porta a nulla.
Con questo blog, nel mio piccolo, voglio aiutare a diffondere una nuova cultura dell’innovazione, molto più a misura d’uomo. Voglio portare il mio contributo ad un’evoluzione che non lasci indietro l’uomo, le sue esigenze, i suoi aspetti psicologici. Creare una cultura che sappia valorizzare la persona, le sue risorse, potenziandole. E, contemporaneamente, ridurne le difficoltà, i blocchi, gli autosabotaggi nella via del progresso.
Non solo tecnologico, ma prima di tutto umano.
Sogno una realtà del lavoro in cui l’uomo torni al centro, in cui il rispetto e lo sfruttamento pieno di tutte le potenzialità della persona siano attivate. Immagino un futuro in cui si comprenda che non esiste innovazione se non si sfrutta la più grande risorsa che abbiamo, la mente.
E questo futuro voglio dare una mano a crearlo.