
Il crowdfunding (in italiano, “finanziamento collettivo”, anche se è un termine raramente utilizzato) è una forma di raccolta soldi che parte “dal basso”, cioè da un gruppo di persone che decidono di investire il proprio denaro su un progetto per supportarlo. È uno strumento ormai molto diffuso con cui sostenere economicamente iniziative di diverso tipo, sia imprenditoriali che sociali, sia profit che no profit.
Soprattutto in Italia, dove ottenere prestiti non è così facile se sei una persona o un’azienda senza particolari garanzie, può essere un sistema alternativo e facilmente accessibile. Non a caso, vi fanno ricorso sempre più startup.
Cosa significa e come funziona
Nel nome c’è il significato: in inglese, crowd significa “folla” e funding vuol dire “finanziamento”. È, quindi, una raccolta di soldi attraverso la folla, cioè tante persone che elargiscono liberamente piccole cifre perché credono nell’idea proposta.
A differenza dei canali classici, banche o fondi di investimento, qui si tratta principalmente di microinvestimenti.
La fortuna di questo strumento è sicuramente dovuta alla diffusione del digitale e alla creazione di applicazioni per web e rete mobile. Ciò ha permesso a professionisti, imprese e creativi di ogni tipo di arrivare facilmente e direttamente ad una massa di persone a cui presentare i propri progetti e di raccogliere denaro per realizzarli. Attraverso il web, le idee si diffondono facilmente e rapidamente, avendo moltissimi strumenti per l’autopromozione.
Le piattaforme predisposte possono essere di tipo generalista o orizzontali; in questo caso consentono di finanziare progetti di varie tipologia. Se verticali, invece, sono specializzate in un singolo settore o tipo di prodotto.
Il crowdfunding rappresenta oggi un’importante fonte di finanziamento; basti pensare che nel 2020 in Italia sono stati raccolti quasi 340 milioni di euro, suddivisi per la maggior parte fra equity e lending (vedi sotto).
Se l’argomento ti interessa, puoi leggere il report qui.
Il vantaggio del crowdfunding rispetto ad altri finanziamenti
È molto usato dalle startup e da professionisti con nuovi progetti, visto che non tutti hanno idee innovative che possano “scalare” o presumibilmente arrivare a creare prodotti e servizi con un grande bacino di utenti, così da potere interessare dei veri e propri fondi di venture capital.
L’idea vincente è quella di slegare il creatore dai mezzi convenzionali di richiesta fondi. Questi, infatti, non sempre sono adatti a idee veloci, rapide, realizzate da persone senza garanzie solide solitamente richieste dalle banche. E a volte chi deve decidere non sa considerare adeguatamente i nuovi progetti. I quali hanno criteri di valutazione che vanno via via cambiando rispetto ai vecchi schemi più strutturati, tipici delle aziende di una volta.
Infatti, molte startup dei tempi odierni, valutate con i criteri classici di impresa, probabilmente non passerebbero il vaglio dei selezionatori. Non perché il progetto non sia buono e non abbia possibilità, ma perché parametri antiquati non sono più adatti a valutare molte delle realtà di oggi: snelle, flessibili, adattabili al contesto.
In questo modo, invece, le idee si collegano rapidamente con persone che hanno interessi specifici, voglia di investire in progetti che li attirano e che desiderano vederli realizzare e crescere. Imprenditori, artisti, professionisti, startupper possono raggiungere velocemente una platea potenzialmente illimitata a cui chiedere sostegno economico.
Come funziona esattamente
Mettiamo che tu sia una persona o un’impresa che ha un progetto e ha bisogno di soldi per realizzarlo. Ti puoi rivolgere ad una piattaforma di crowdfunding, pubblicare la tua iniziativa, definendo un obiettivo di raccolta, cioè una somma che vuoi raggiungere e che ti servirà per concretizzarlo.
Se arrivi all’obiettivo prefissato o, addirittura, lo superi, tu ottieni i soldi, mentre chi te li ha dati riceve una qualche forma di ricompensa, variabile a seconda del tipo di crowdfunding scelto (vedi sotto le diverse tipologie). La piattaforma, invece, percepirà una commissione su quanto hai raccolto.
AON o KIA?
E cosa succede se non raggiungi il bersaglio? Dipende da piattaforma a piattaforma, perché possono esistere due schemi (a volte a scelta anche nello stesso portale): All-or-nothing (tutto o niente) oppure Keep-it-all (tieni tutto).
- All-or-nothing: prevede che solo al raggiungimento dell’obiettivo di raccolta, i fondi siano trasferiti al progettista e la relativa percentuale (success fee) venga corrisposta alla piattaforma.
- Lo schema Keep-it-all invece è quella formula che prevede l’effettivo incasso di quanto raccolto dal creatore anche qualora l’obiettivo economico prefissatosi non venga raggiunto; in questo caso la percentuale corrisposta alla piattaforma è maggiore rispetto al caso all-or-nothing.
La prima modalità è di solito più adatta per chi sta cercando di realizzare un prodotto o servizio che richiede una cifra minima per la creazione. Se non viene raggiunto l’obiettivo, i soldi non vengono prelevati, perché il progetto non potrebbe comunque partire.
La seconda di solito è più adeguata per scopi sociali, ad esempio, o campagne continuative che non hanno limiti di tempo.
È bene, quindi, controllare prima i criteri definiti sulla piattaforma che si sceglierà.
Campagne famose di crowdfunding
È stato Barack Obama a rendere noto oltreoceano questo sistema di finanziamento, quando ha pagato parte delle spese della sua campagna elettorale per la Presidenza degli Stati Uniti grazie al contributo dei suoi elettori. Nel solo mese di febbraio 2008 fece registrare la raccolta record di 55 milioni di dollari!
Ma anche in Europa alcune iniziative molto importanti si sono realizzate grazie a questo metodo. La campagna Tous mécènes («tutti mecenati») del Louvre permise di raccogliere un milione di euro attraverso le donazioni per acquistare il quadro “Le tre grazie” di Cranach. E tuttora continua con il progetto di rimettere a posto il grande viale di accesso al museo con nuove piante.
Nel nostro Paese, invece, alcune delle campagne di maggior successo sono state quelle di Fin-novia che si occupa di veicolare investimenti verso società interne al suo network tramite l’adesione ad un prestito obbligazionario convertibile. Raccolse più di 7 milioni sul portale Backtowork attraverso 236 sottoscrittori (era richiesto un investimento minimo di 25.000 euro).
MySecretCase, shop online di sex toys, ha raccolto tramite più round fino a 3,7 milioni di euro sulla piattaforma Doorway.
Soisy, piattaforma di prestiti tra privati autorizzata da Banca d’Italia che permette alle persone di prestarsi soldi direttamente e senza intermediazioni, ha ottenuto più di 5 milioni di euro in tre round sulla piattaforma 200crowd.
Winelivery, il primo e-commerce di vino, birre e superalcolici con consegna in tempi brevi e già alla giusta temperatura ha realizzato la sua campagna su Crowdfundme, raccogliendo più di 1,7 milioni di euro in 3 round.
Le diverse forme di Crowdfunding
Di crowdfunding non ce n’è uno solo e ciascuno dovrebbe selezionare quello che più si adatta al proprio progetto e, anche, alla situazione specifica del suo Paese in materia di legislazione fiscale ed economica.
Reward
È un modello che prevede un reward, cioè una ricompensa (o premio) stabilita dal creatore per il suo investitore. Possono esserci anche reward differenti sulla base dell’investimento fatto; più la donazione è piccola, più il premio sarà simbolico.
Spesso si realizza in un “pre-selling” del prodotto/servizio che si è scelto di finanziare, il quale può essere ottenuto prima della sua effettiva realizzazione sul mercato, tendenzialmente ad un prezzo ridotto rispetto a quello che sarà il costo effettivo di vendita.
Donation
La donazione può essere anche completamente libera dallo scambio di un qualsiasi premio e colui che elargisce denaro può non ricevere nulla in cambio. È più probabile questa forma di crowdfunding in quelle iniziative non a scopo di lucro, come quelle realizzate da enti no profit, a scopo sociale o altre associazioni con fini caritatevoli e filantropici.
Civico
Sempre più soggetti istituzionali (comuni, enti provinciali, municipalità, ecc) lo utilizzano per finanziare opere pubbliche e attività di restauro del tessuto urbano. Superando la separazione fra pubblico e privato nel raggiungimento di un bene comune.
È un tipo di crowdfunding che permette di creare beni, servizi e infrastrutture in modi che né lo Stato né il privato da soli avrebbero potuto fare.
Grazie al finanziamento civico alcune città hanno realizzato importanti progetti. Tra questi, la raccolta pubblica per la costruzione di un ponte pedonale a Rotterdam nel 2011 che collega il centro storico con la Stazione Centrale di Rotterdam. La campagna aveva per motto: “più verrà donato, più lungo sarà il ponte” e per ogni 25 euro finanziati i nomi dei donatori sono stati iscritti in tavole di legno sul perimetro della passerella pedonale.
A New York, invece, si è lanciata una campagna su Kickstarter per la conversione di un’ex stazione metropolitana in un parco pubblico sotterraneo. Il progetto prevede un sistema di collettori solari per fare arrivare la luce naturale nel sottosuolo e rendere possibile la crescita delle piante. Parallelamente, nascerà un laboratorio scientifico aperto al pubblico.
In Italia, è stato realizzato, ad esempio, per il restauro del portico di San Luca, monumento simbolo della città.
Lending
In questa modalità il denaro viene raccolto tramite una piattaforma web che, a sua volta, lo erogherà sotto forma di prestito, dietro corrispettivo finanziario, ad un’ampia serie di mutuatari. Di fatto, la piattaforma gestisce delle vere e proprie obbligazioni in cui il prestatore riceverà in cambio la remunerazione del capitale attraverso interessi. Essendo una vera e propria intermediazione creditizia, è un’’attività sottoposta alla normativa sul credito e alla vigilanza della Banca d’Italia.
Equity
In questa forma di crowdfunding, in cambio del finanziamento gli investitori ottengono la partecipazione al capitale di rischio del progetto finanziato (come quote di S.r.l. o azioni di S.p.a.) con i conseguenti diritti patrimoniali e amministrativi. In pratica, permette a società non quotate di ottenere risorse finanziarie dal pubblico in cambio di quote azionarie.
Attraverso piattaforme web dedicate gli investitori possono impegnare anche piccoli importi. In questo caso, però, si tratta di sollecitazione del pubblico risparmio quindi è un’attività regolamentata dalla Consob e possibile solo per alcune categorie di soggetti: start-up innovative, PMI innovative, OICR e società che investono prevalentemente in startup o PMI innovative.
Modelli ibridi di finanziamento collettivo
Esistono anche modelli ibridi che prevedono un mix tra più modelli. In questo modo si lascia maggiore libertà sia ai sostenitori che ai creatori.
Piattaforme di crowdfunding in Italia e nel mondo
Volete approfittarne? Vi elenco alcune delle più note, ma questa lista è necessariamente molto limitata.
Il numero di piattaforme presenti è ormai alto. Inserisco di seguito solo alcune delle più famose in Italia e nel mondo, ma per una lista completa bisogna armarsi di pazienza e cercare nel web. Attenzione: soprattutto se si ha intenzione di lanciare un progetto o investire, è bene controllare quale sia la più adatta ed affidabile rispetto al settore specifico a cui si è interessati e al proprio sistema legislativo e fiscale.
N.B.: I seguenti dati sono stati raccolti nell’estate 2021
Mamacrowd
Equity crowdfunding – 126 progetti – 88,1 milioni raccolti – Piattaforma n. 1 in Italia
Presentazione sul sito: “MAMACROWD è la piattaforma di equity crowdfunding autorizzata da Consob che ti permette di investire in progetti innovativi italiani: startup innovative, PMI innovative, o semplici PMI o Club, cioè società di capitali che investono prevalentemente in PMI”.
CrowdFundMe
Equity Crowdfunding, Reale Estate Crowdfunding, Corporate Debt– 125 progetti finanziati con successo – 56,5 milioni raccolti
Presentazione sul sito: “CrowdFundMe è un portale di Crowdinvesting che sostiene le società, supportando sia l’investitore sia l’imprenditore con tutti gli strumenti necessari per favorire il buon esito dei progetti proposti. Grazie a CrowdFundMe, le imprese possono proporre al pubblico i propri progetti e ottenere i finanziamenti necessari allo svolgimento della loro attività”.
200Crowd
Equity Crowdfunding – 125 progetti – 56,5 milioni raccolti
Presentazione sul sito: “Esperti di crowdfunding, finanza e marketing: al servizio dell’innovazione”. “Grazie ad un’esperienza congiunta in Finanza, Information Technology e Digital Marketing, aziende e investitori che si rivolgono a Two Hundred hanno a disposizione un Team competente ed un’amplia offerta di Servizi”
WeAreStarting
Equity crowdfunding
Presentazione sul sito: “Una piattaforma italiana di equity crowdfunding autorizzata da CONSOB che permette di investire i propri soldi nelle migliori startup e PMI italiane che vogliono far crescere il proprio business”.
Eppela
Reward based
Presentazione sul sito: “Eppela è specialista del crowdfunding reward-based: tu assicuri delle ricompense ai tuoi sostenitori e loro contribuiscono nella misura in cui preferiscono. Questo è uno dei sistemi più efficaci e sicuri per portare al successo i tuoi obiettivi, che siano prodotti, servizi, cause. Che tu sia alle prime armi o un professionista, ti aiuteremo a capire come presentare al meglio il tuo progetto, dai testi all’aspetto visuale, per ottenere il massimo dalla tua campagna di raccolta”. “Ti garantiamo qualcosa che nessuno ha: un pacchetto Professionale con un team di advisor pronto a seguire il tuo progetto e consigliarti in ogni sua fase”
Kickstarter
Reward crowdfunding tra le più famose al mondo – finanzia molti progetti perlopiù in ambito artistico, culturale, alimentare e videogiochi – 205.241 progetti finanziati con successo – 5,4 miliardi di dollari raccolti
Presentazione sul sito: “La nostra missione è quella di contribuire a dare vita a progetti creativi. Crediamo che l’arte e l’espressione creativa siano essenziali per una società sana e dinamica, e che lo spazio per crearle abbia bisogno di essere protetto. Vogliamo evitare che le élite del mondo dell’arte e i dirigenti dello spettacolo definiscano la nostra cultura; desideriamo che le persone creative, anche quelle alle prime armi, prendano in mano il timone. Aiutiamo i creatori a creare un collegamento diretto con le loro community, restituendo il potere a chi lo merita”.
Indiegogo
Reward-based conosciuta a livello internazionale – 19.000 campagne al mese
Presentazione sul sito: “Millions of people around the world visit Indiegogo to find clever and unconventional things that solve everyday problems large and small. By giving entrepreneurs everywhere a platform to launch new and groundbreaking products, we help surface innovations in tech, design, and much more, all before they go mainstream”. “Indiegogo is the leading crowdfunding platform for tech products, as well as the only full-lifecycle platform for art projects, social impact campaigns, and environmental innovation projects”.
In conclusione
Bene, se sei arrivato fin qui, significa che il tema ti interessa. Che tu sia un creatore o un investitore, questa potrebbe essere una forma alternativa per dar vita al tuo progetto velocemente o trovare un modo diverso per investire nell’innovazione.
Attenzione, però: fare una campagna su queste piattaforme non è una passeggiata. Bisogna comunque avere o crearsi alcune competenze non banali. In diversi casi, la piattaforma stessa ti dà una mano. Ma l’importante è approcciarsi con molta serietà. Sia per l’immagine che darai all’esterno sia perché stai chiedendo soldi veri e devi impegnarti al massimo perché le persone che ripongono fiducia in te possano essere garantite.
Buona fortuna!
0 commenti