La formula magica per ottenere una svolta creativa

Creatività | 2 commenti

La formula magica per ottenere una svolta creativa

Esiste una formula magica che aumenta le probabilità di avere una svolta creativa e periodi di successo? Uno studio del 2021 pubblicato su Nature sembra suggerire di sì: c’è il modo di raggiungere una serie felice, un’esplosione di successi ripetuti.

Ma, prima di tutto, cosa si intende per “periodo fortunato”? Traduco in questo modo un’espressione difficilmente paragonabile in italiano; converrai con me che “filone caldo” o “striscia bollente” non rendano esattamente l’idea, nonostante la traduzione letterale ;-). I ricercatori cercano di spiegarlo parlando di “esplosioni di lavori ad alto impatto raggruppati insieme in stretta successione”.

Ciò che non era chiaro prima della ricerca era se fossero individuabili delle logiche sottostanti l’inizio di tali momenti positivi.

In fondo, pensandoci bene, abbiamo tutti idea di quei periodi fortunati di qualche artista, quei momenti di gloria in cui sembra che qualsiasi cosa facciano sia un successo. Ma c’è un modo per capire se sia una casualità o se vi sia una forma di regolarità che possa predire questi momenti in cui si è baciati dalla fortuna?

La ricerca

Per rispondere a questa e ad altre domande simili, Dashun Wang – professore di management e organizzazioni alla Kellogg School of Management della Northwestern University – e i suoi collaboratori hanno analizzato la carriera di artisti, registi e scienziati utilizzando l’intelligenza artificiale per spulciare un’enormità di dati relativi ad essi.
Il risultato a cui sono pervenuti è che  esiste un modello che sembra essere presente in tutti e tre i campi. Gli individui tendono ad esplorare differenti stili o temi prima di questa esplosione creativa, diventando più focalizzati (affinando la loro tecnica e sviluppando la loro competenza) dopo che il periodo fortunato è iniziato. Insomma, una specie di formula magica, dove l’ordine degli ingredienti è cruciale, come vedremo.

In uno studio precedente  pubblicato nel 2018, Wang e i suoi colleghi trovarono che i momenti di illuminazione solitamente duravano da 4 a 5 anni.

Un aspetto cruciale è che questo momento d’oro sembra non essere associato né con la fase di sperimentazione iniziale né con quella di approfondimento successivo, prese isolatamente. Sarebbe, invece, la sequenza di esplorazione seguita da sfruttamento ad avere successo. È proprio questa transizione fra i due aspetti che traccerebbe l’inizio del periodo illuminato. Questa formula, probabilmente, potrebbe applicarsi non solo a questi campi, ma a molti altri settori creativi. Gli autori, ad esempio, credono si possa utilizzare anche per i designer.

Comprendere l’origine di queste esplosioni di creatività non è solo essenziale per capire come nasca l’inventiva, ma ha anche implicazioni per lo sviluppo del talento in un’ampia gamma di contesti.

Esplorazione e sfruttamento

Lo sfruttamento, cioè l’analisi approfondita di qualcosa, consente agli individui di costruire conoscenze in un’area particolare e di affinare le proprie capacità in quel settore nel tempo. Potrebbe essere un aspetto rilevante per comprendere le serie di successi.
Esso, infatti, consente agli individui di “andare fino in fondo” in un’area focale; questo determina la creazione di competenze in quell’ambito e, contemporaneamente, aiuta anche a sviluppare una reputazione correlata a tale settore.

Al contrario, l’esplorazione è un momento in cui gli individui possono cimentarsi in aree diverse da quelle di loro conoscenza.

Sebbene l’esplorazione sia più rischiosa e, di conseguenza, associata a una maggiore variabilità nei risultati, può anche aumentare la probabilità di imbattersi in un’idea rivoluzionaria. Combinando in modo imprevisto da fonti disparate, è più probabile imbattersi in un guizzo creativo. Invece, lo sfruttamento, in quanto strategia conservatrice, può soffocare l’originalità e, nel tempo, limitare la capacità di un individuo di produrre costantemente opere interessanti.

I dati

Per esaminare gli stili artistici di ciascun creativo e le loro dinamiche di esplorazione e sfruttamento, i ricercatori hanno raccolto oltre 800.000 immagini di arti visive da collezioni di musei e gallerie, che coprono le storie di carriera di 2.128 artisti. Le fasi di carriera dei registi, invece, sono state esplorate con un set di dati che descrive la trama e definisce le informazioni sul cast per ogni film registrato nel database IMDB (79.000 film di 4.337 registi). Infine, si sono analizzate le storie lavorative di 20.040 scienziati, combinando i set di dati di pubblicazione e citazione del Web of Science e di Google Scholar.
Per definire il significato del lavoro dei soggetti individuati, sono state usate metriche differenti. Gli artisti furono valutati in base alle vendite alle aste dei loro dipinti. I registi sulla base dei punteggi IMDB dei loro film. Gli scienziati in base al numero di documenti pubblicati così come di quante volte erano stati citati.

Wang specifica che lo studio si focalizza sugli artisti e gli scienziati perché i dati erano ampiamente disponibili. Ma a partire dal loro studio del 2018 altri studiosi hanno documentato il fenomeno della sequenza di successi in campi dalla musica alla presenza dei media online alle startup.

I risultati

Dall’analisi, emerge che i soggetti della ricerca tendevano a diversificare gli argomenti su cui lavoravano e a sperimentare una miriade di formati, stili e idee per mesi, talvolta anni, prima di imbattersi in uno di questi momenti, l’illuminazione creativa. Cioè, sarebbe evidente una strategia di esplorazione nel periodo che precede l’esplosione di risultati positivi. Una volta arrivata, invece, i soggetti diventavano sostanzialmente sempre più focalizzati su ciò a cui lavoravano. Riflettendo, in tal modo, una strategia di sfruttamento delle competenze acquisite con la fase precedente.

Nonostante alcune differenze tra i tre tipi di carriera studiati, le associazioni osservate tra esplorazione, sfruttamento e serie di successi sembrano universali in tutti e tre i domini.

Jackson Pollock, Peter Jackson e John Fenn

Il comportamento esplorativo durante le serie fortunate si mostra coerente con diversi esempi famosi. Ad esempio, l’artista d’arte astratta Jackson Pollock, famoso per i suoi dipinti a gocce, che ha realizzato soprattutto nel periodo dal ’46 al ’50. Cosa faceva prima di approdare a questo? Si cimentava in disegni, stampe e dipinti surrealisti di uomini, animali e natura.
Ancora, prendiamo il regista Peter Jackson. Dal 2001 al 2003 la trilogia “Il signore degli anelli” può essere considerato il suo lampo di genio. Tuttavia, Jackson precedentemente lavorò su una vasta gamma di generi filmici, includenti biografie e commedie-horror.
Infine, la carriera dello scienziato John Fenn. La sua fase fortunata è arrivata alla fine della carriera, ma il lavoro che ha prodotto durante quel periodo gli è valso il Nobel per la chimica nel 2002.

Esplorazione, sfruttamento o entrambi?

Questi esempi sollevano una domanda intrigante: il momento di sperimentazione o quello di approfondimento possono di per sé predire i successi di carriera? Dall’analisi dei dati risulta che, quando lo sfruttamento si verifica da solo, non preceduto dall’esplorazione, la probabilità che tali episodi coincidano con un’esplosione creativa è inferiore al previsto in tutti e tre i domini analizzati dalla ricerca. Tali risultati indicano che lo sfruttamento di per sé potrebbe non garantire serie di successi, suggerendo invece l’importanza di una fase sperimentale precedente.
In effetti, i riesami delle carriere di Jackson Pollock, Peter Jackson e John Fenn rivelano una fase di esplorazione insolita di nuovi e diversi stili artistici, generi di film e argomenti di ricerca, rispettivamente, durante il periodo che poi ha portato ai loro successi.

Potrebbe allora venire spontaneo pensare che sia, invece, l’esplorazione precedente il momento d’oro l’ingrediente cruciale. I risultati, però, dicono che, quando l’episodio di sperimentazione non è seguito da sfruttamento, la possibilità che preceda un periodo di esplosione creativa si riduce significativamente. Al contrario, l’esplorazione seguita dallo sfruttamento appare associata a un aumento significativo della probabilità di avviare una serie positiva.

È questa associazione dei due momenti in sequenza che registra l’incremento delle probabilità di successo tra tutte le combinazioni delle due strategie creative. Nello studio, infatti, si esaminano l’esplorazione, lo sfruttamento e le fasi normali; valutando tutte le possibili sequenze di due qualsiasi delle tre fasi (nove in totale), si è giunti a queste conclusioni.

Una possibile spiegazione

Quindi: né una fase né l’altra, da sole, sono all’origine di un periodo fortunato; piuttosto, è il passaggio dall’esplorazione allo sfruttamento che precede spesso l’inizio dello stesso. Prima di un momento di illuminazione, tendi ad essere insolitamente sperimentale; poi, quando il lampo di genio comincia, ti focalizzi in modo inusuale su quella specifica area.

Una spiegazione plausibile è che la prima, in quanto strategia che migliora la variabilità, aumenti le possibilità di imbattersi in nuove idee potenzialmente valide; il successivo comportamento di approfondimento consente invece di concentrarsi, aumentare le conoscenze e capacità in quell’area focale e sviluppare ulteriormente le proprie scoperte.

Poiché i risultati suggeriscono che entrambi gli ingredienti siano necessari, se ne deduce che non tutte le esplorazioni sono fruttuose; così come lo sfruttamento in assenza di nuove idee promettenti potrebbe servire a poco.
Al contrario, la sequenza di sperimentazione e approfondimento può facilitare l’emergere di lavori ad alto impatto.

Team grandi e piccoli

La robustezza dei risultati è stata testata su diverse dimensioni.
Persino per gli scienziati che sperimentano due serie di successi differenti, le misurazioni per la prima e la seconda serie dicono che la sequenza esplorazione-sfruttamento valga in entrambi i casi.

Per comprendere cosa facilitasse il passaggio da una fase all’altra, i ricercatori si sono anche concentrati sulle carriere scientifiche; volevano capire se ci fossero cambiamenti specifici nei modelli di collaborazione coi colleghi. I risultati dicono che sia più probabile che gli scienziati esplorino con piccole squadre prima di una serie positiva, ma approfondiscano con grandi squadre dopo l’inizio della stessa.
Tuttavia, data la diversa organizzazione nei tre settori, questa analisi è applicabile solo alle carriere scientifiche.

Però, questi risultati sono in linea con le conclusioni secondo cui i team piccoli e grandi hanno funzioni ed effetti diversi nell’innovazione. Le squadre grandi tendono a eccellere nel promuovere idee e design esistenti, mentre quelle piccole tendono a sconvolgere gli attuali modi di pensare con nuove idee e opportunità.

Quali argomenti scegliere?

Vi è un’ulteriore dimostrazione della connessione fra fasi sperimentali e di approfondimento precedenti un’esplosione di successi degli scienziati. Si sono analizzate le proprietà degli argomenti esplorati nel periodo che precede la serie fortunata, spaziando dall’attualità a temi con alto fattore d’impatto o molto popolari, per capire quali tendano ad essere scelti per il successivo approfondimento. Risulta che l’argomento che viene successivamente approfondito difficilmente è quello esplorato più recentemente o il più citato o il più popolare fra quelli analizzati in precedenza.

Conclusioni

Questi risultati svelano le regolarità predittive di serie fortunate di carriera, che sembrano applicarsi universalmente in un’ampia gamma di domini creativi.
Nel complesso, emerge l’importante ruolo dell’esplorazione e dello sfruttamento nelle carriere individuali. Ma, in tutti e tre i settori studiati, un importante punto di svolta appare più legato non all’esplorazione né al comportamento di sfruttamento in isolamento, ma piuttosto con la prima che precede il secondo.

Questo significa che non basta esplorare finché non si trova un filone promettente. Ma, allo stesso tempo, non serve immergersi direttamente in qualcosa senza provare prima tecniche, stili e temi differenti. In entrambi i casi, cioè, le tue chance per un’illuminazione creativa sarebbero significativamente ridotte.
La conseguenza è che iniziare la carriera, specializzandosi, potrebbe risultare meno produttivo se non preceduto da un periodo di esplorazione. Lo stesso Wang fa riferimento al tennista Roger Federer che giocava a badminton, basket e cricket prima di interessarsi di tennis.

Può essere interessante anche notare che un report del 2015 dell’International Olympic Committee confermava che gli allenatori dovrebbero evitare specializzazioni sportive ad un’età precoce perché esposizioni a diversi tipi di sport stimolano lo sviluppo motorio e la capacità atletica.

Wang riferisce che la maggior parte delle persone ha giusto un periodo d’oro. Ma, a differenza della percezione comune, questo momento di illuminazione non arriva necessariamente a metà carriera; può invece capitare in qualsiasi periodo della vita, fin quando segui questo modello.

Una successione delle strategie creative che bilanciano l’esplorazione e l’approfondimento fra loro potrebbe essere particolarmente potente nel produrre contributi di lunga durata.
Queste scoperte possono avere un’ampia rilevanza per identificare, formare e coltivare talenti creativi.

Altri fattori

Tuttavia, ancora molti elementi sarebbero da analizzare. Infatti, le carriere reali sono complesse, con influenze eterogenee che operano nei diversi ambiti, nonché una moltitudine di aspetti individuali e istituzionali. Quindi, è plausibile che anche fattori aggiuntivi possano essere all’opera nel determinare il successo.

È anche probabile che, su base individuale, la transizione esplorazione-sfruttamento sia ulteriormente influenzata da altri fattori esterni; ad esempio, il mutamento delle condizioni di mercato, la struttura delle relazioni sociali e la cultura della disciplina seguita. Anche i feedback a breve termine ricevuti (ad esempio, critiche d’arte o peer review) possono offrire ulteriori segnali che modellano il focus. Di conseguenza, i modelli di esplorazione e sfruttamento seguiti possono dipendere da iniziative personali così come dalle risposte alle forze esterne.

Tuttavia, i risultati suggeriscono che, nonostante l’evidente eterogeneità nei contesti esaminati e la miriade di fattori che possono influenzare la progressione e il successo della carriera, la esplorazione-sfruttamento appare associata alla nascita di periodi fortunati di carriera in ambiti piuttosto diversi.

Limiti dello studio

Nello studio, vi sono due limiti.

In primo luogo, i dati raccolti, per quanto imponenti, sono circoscritti a individui che hanno avuto carriere sufficientemente lunghe e possono fornire dati sufficienti per analisi statistiche. In secondo luogo, questo documento analizza soprattutto le correlazioni più che le cause. Conosciamo la sequenza giusta, ma non sappiamo esattamente perché funzioni.

Inoltre, sebbene questo lavoro si concentri principalmente su modelli universali, potrebbero esserci importanti differenze specifiche del settore nel ruolo dell’esplorazione, dello sfruttamento e del successo che vale la pena approfondire. Ad esempio, lo studio suggerisce che il livello di esplorazione e sfruttamento nella scienza appare molto più forte che nell’arte o nella regia. Anche il numero di stili/argomenti all’interno di ciascuna carriera varia sostanzialmente da un dominio all’altro. Perciò, la valutazione dei modelli specifici dell’area interessata è una direzione importante per il lavoro futuro.

Lo studio potrebbe certamente aprire promettenti strade per la ricerca sulla creatività e la comprensione delle caratteristiche dei prodotti creativi stessi.
Per il momento, il professor Wang pensa che questa ricerca possa essere utile per due tipi di persone: chi crea e chi facilita la creazione (come i finanziatori).

Questo studio potrebbe, inoltre, fornire qualche riflessione su come si crea un ambiente facilitatore del successo. Noi abbiamo già esplorato questo argomento nelle sette leggi che governano l’innovazione parte prima e parte seconda).

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2 Commenti

  1. Sabrina

    davvero interessante

    Rispondi
    • Menteinnovativa

      Grazie, Sabrina. Trovo anche io che sia un primo passo veramente importante per scoprire qualcosa di più su creatività e successo. E un buon modo per sapere come allenarsi per raggiungerlo 😉 D’altra parte, mi ritorna con alcuni aspetti che già avevo approfondito in vecchi articoli, quelli sulle regole che governano l’innovazione (da un libro di Steven Johnson, bellissimo!)

      Rispondi

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